24 Giu Sito web a basso costo – Perché è sbagliato.
Una delle affermazioni che più spesso mi trovo ad affrontare, soprattutto in questi tempi di crisi, magari alla consegna di un eventuale preventivo per la realizzazione di un sito/progetto grafico è:
“In realtà il budget per questa spesa è più basso”
In questa affermazione ci sono 2 errori molto gravi che un buon imprenditore non dovrebbe commettere e che, se presi sotto gamba, potrebbero essere la pietra tombale anche del miglior servizio/prodotto/evento.
Ma andiamo per ordine, cominciamo dall’inizio, cioè da quando tu hai un’idea: un progetto innovativo, un servizio all’avanguardia, un prodotto unico, un evento che richiamerà numerosi appassionati.
Lavori sodo per sviluppare la tua idea ed ecco qui il frutto dei tuoi sforzi. Eccellente. Lo guardi e lo riguardi e ne sei orgoglioso. Vorresti che tutto il mondo veda quello che hai fatto, di cosa sei capace. È il momento di farsi avanti, pensi, mostrare al mondo cosa il tuo servizio/prodotto/evento è capace di offrire, è il momento di promuoversi.
Ti rivolgi ad un web designer professionista per un sito internet ed una campagna promozionale, lui ti stila un preventivo e lo invia per email alla tua casella di posta elettronica. Tu lo guardi, ma l’occhio scivola velocemente in basso, dove in grassetto è scritto il costo preventivato.
<< Caspita!! >> Esclami tra te e te. << Una bella cifra. Pensavo ci volesse molto di meno. >>
Dopo qualche giorno che il web designer non ha più notizie di te, ti chiama al telefono:
<< Pronto, sì chiamavo per sapere se aveva ricevuto il mio preventivo. >> Esordisce l’illuminato profeta dell’antica arte del web.
<< Sì, sì… Tutto ok, grazie. >> Rispondi << Solo che in realtà il budget che avevo preventivato per questa spesa è molto più basso. >>
Ecco fatto, ci sei cascato anche tu. Sono bastate poche parole per cadere nel più classico degli errori, anzi nei più classici degli errori. E sì, perché come ho detto all’inizio di questo articolo gli errori, in questa affermazione sono due.
Ma vediamo da vicino di quali errori sto parlando.
In primis avere un budget limitato, limita senza dubbio le cose. È come dire vorrei fare un viaggio in Cina, ma ho i soldi per comprare la benzina utile a farmi arrivare al massimo fino a Venezia… Capirai facilmente che è da pazzi partire sperando poi di trovare la strada in discesa fino a Pechino.
È per questo che il budget dedicato alla parte promozionale deve essere proporzionato al reale valore del servizio/prodotto/evento offerto, perché questa fase ha lo stesso valore delle fasi precedenti (progettazione, realizzazione, test).
Provo a girare la domanda: cosa te ne fai del servizio/prodotto/evento più innovativo/utile/interessante se nessuno lo conosce? È chiaro che rischia seriamente di diventare un gran fallimento.
Quindi attenzione a dividere in modo equo il vostro budget per tutte le fasi che ricoprono il progetto.
Il secondo errore, se vogliamo, quello più grave, è il fatto di vedere questo costo come una spesa.
A questo punto ti starai chiedendo: << Se non si tratta di una spesa allora come la chiami? >>
I costi di una promozione sono investimenti e non spese. Eh sì, perché tutto quello che si investe nella promozione, e quindi brochure, depliant, sito internet, campagne pubblicitarie su web, stampa, radio e TV, sono investimenti utili a rafforzare il marchio, l’immagine, la conoscenza del servizio/prodotto/evento, quindi fatti con lo scopo preciso di avere un ritorno, e quindi maggiori profitti.
Per riassumere: la promozione è un investimento, maggiore è la promozione, maggiori sono i profitti (anche se questa non è una scienza esatta, ma approfondiremo il concetto più in la).